Dopo TIM, anche Vodafone comunica ai propri clienti una modifica unilaterale con possibilità di recesso SENZA PENALI.
È la conseguenza dopo la fine della fatturazione a 28 giorni annunciata dal decreto fiscale del 30 Novembre 2017, trasformato in legge.
Con quali conseguenze per gli utenti? Scopriamolo insieme.
A partire dal 5 aprile 2018, infatti, ogni offerta telefonica dovrà rinnovarsi con cadenza mensile e gli operatori stanno comunicando in questi giorni ai loro abbonati come cambieranno la fatturazione e le condizioni contrattuali e soprattutto come fare nel caso in cui un consumatore non dovesse accettare le condizioni proposte dall’operatore. (Leggi anche: ADDIO BOLLETTE A 28 GIORNI: APPROVATA LA NUOVA LEGGE)
Attenzione però. La fatturazione diventa mensile (ogni 30 gg) ma il costo rimane invariato!
Per questo l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Agcom chiedendo di far luce sulla questione: “Abbiamo chiesto all’autorità di verificare la legittimità dell’intera procedura. E di specificare che nelle comunicazioni alla clientela venga chiaramente indicata la possibilità di avvalersi del diritto di recesso”, aggiunge l’avvocato Codacons Giulia Rinaldi. (ANSA)
L’alternativa? Richiedere un recesso del contratto il prima possibile e cambiare operatore, cercando la migliore offerta sul mercato e sfruttando l’attuale diritto di recesso senza panali. Ad oggi la vera sorpresa sembra essere Wind Tre che prendendo tempo, ha deciso di puntare all’annullamento dei rincari voluti dagli altri operatori.
Se sei insoddisfatto del tuo gestore telefonico, vuoi ottimizzare le tue spese, e magari vuoi un controllo gratuito della tua bolletta o fattura telefonica possiamo trovare la soluzione adatta alle tue esigenze.
Scegliere le offerte Wind Tre Business e le nostre soluzioni digitali significa creare con noi un rapporto professionale basato su fiducia, relazione e valore. Scopri di più.